Procedura per seppellire un embrione

La procedura che dalla morte intrauterina porta alla sepoltura dell’embrione prevede vari passi, alcuni dei quali da compiere tempestivamente.

Desideriamo chiarire che, ovviamente, la sepoltura dei bimbi mai nati, siano essi di età gestazionale inferiore o superiore alle 20 settimane, può essere fatta sia nei casi in cui la morte intrauterina sia avvenuta in seguito ad aborto spontaneo, sia nei casi in cui faccia seguito all’interruzione terapeutica di gravidanza o all’interruzione volontaria di gravidanza.

Nelle righe seguenti leggerai l’uso di alcuni termini piuttosto “crudi” per descrivere il tuo bambino e il suo corpicino: perdonaci, ma pensiamo sia importante adottarli in questa pagina perchè sono i termini tecnici che sentirai utilizzare dai medici.

Ci scusiamo anche se la descrizione dei passi da compiere per la sepoltura può acuire il dolore o urtare la sensibilità di qualche visitatore del sito: abbiamo riflettuto a lungo se essere espliciti o restare su un livello di informazione più generico, ma la mancanza di notizie chiare, sperimentata personalmente per seppellire il nostro bimbo, ci ha fatto optare per un’informazione esplicita.

Detto ciò, ecco indicati, in ordine cronologico, i passi da compiere per la sepoltura del tuo bimbo.

Quando vai in ospedale Se possibile, ti suggeriamo di andare in ospedale assieme al tuo compagno/marito o, in alternativa, in compagnia di un parente o una persona cara che possa sostenerti nella richiesta di sepoltura e nel disbrigo delle pratiche.

Comunica all’ospedale la scelta di seppellire il tuo bimbo Appena arrivi in ospedale comunica al medico e alla CapoSala del reparto che vuoi seppellire il tuo bambino, in questo modo il suo piccolo corpicino verrà conservato con cura. Nell’esprimere questa intenzione, considera che molti medici ignorano la possibilità di seppellire un embrione, pertanto potresti sentirti dire che è una richiesta assurda: non ti scoraggiare, cerca di non chiuderti in te stessa ma di informare il personale medico di quanto previsto dalla legge. Se il ricovero per aborto non avviene d’urgenza e la data del “raschiamento” viene stabilita prima, ti suggeriamo di portare con te, in ospedale, copia del testo della legge e, nel caso il Ginecologo o la CapoSala di riferimento non considerino la tua richiesta, di rivolgerti immediatamente alla Direzione Sanitaria, che può attivarsi affinchè la tua richiesta venga soddisfatta.

Se sei nelle prime settimane di gravidanza potresti sentirti rispondere che, dopo l’estrazione/espulsione dell’embrione, non ne resterà niente…questo è ciò che viene detto a molti genitori e che è stato risposto anche a noi; in realtà gli anatomo patologi, in molti casi, riescono ad inviduare l’embrione in mezzo al materiale organico espulso/estratto, come hanno fatto per il nostro bimbo, nonostante misurasse solo pochi millimetri. Talvolta, però, può accadere che i medici abbiano difficoltà a rintracciare l’embrione: in questo caso ti suggeriamo di chiedere che il materiale organico espulso/estratto venga comunque conservato e destinato alla sepoltura.

Dai un nome al tuo bimbo Ti suggeriamo di dare un nome al tuo bimbo anche se, essendo morto nelle prime settimane di gestazione, non ne conosci il sesso; può essere un nome di fantasia, un soprannome o un nome vero e proprio, va bene comunque. Dare un nome significa riconoscere al tuo bambino, anche se morto, un’identità a sè, che non coincide con la gioia per il suo concepimento nè con il dolore per la sua morte. Chiamare, nominare il tuo bambino ti aiuterà a riconoscerlo come tuo figlio, un affetto importantissimo della tua vita ma non un tutt’uno con te, esattamente come per tutte le persone care. Dare un nome al tuo bimbo ti aiuterà a riconoscerti come genitore ma anche a far capire a chi ti circonda che quello che hai vissuto non è solo “un incidente di percorso” da dimenticare il prima possibile, ma molto di più: nella tua vita è entrato un bambino che, anche se ora è morto, è e resterà sempre tuo figlio…se questo è ciò che senti, è fondamentale che tu riesca a comunicarlo e a trasmetterlo anche a chi ti circonda, per evitare di vivere in solitudine un’esperienza già molto dolorosa; dare un nome al proprio bimbo mai nato significa muoversi in questa direzione.

Se vuoi, puoi chiedere alla CapoSala di reparto di applicare, sul contenitore in cui verrà posto il tuo bimbo, un’etichetta con scritto il nome che gli hai dato e il tuo (della mamma) nome e cognome, così facendo il bambino verrà definito con il proprio nome e non come “prodotto abortivo di …..”; sappi però che in molti ospedali, per i prodotti del concepimento inferiori allle 20 settimane, questa modalità non viene concessa; ciò comunque non ostacola in alcun modo la possibilità di seppellire il tuo bambino e potrai comunque deporre, sulla sua fossa, una lapide con indicato il suo nome.

Redigi la domanda scritta di trasporto al cimitero e sepoltura Una volta avvenuta l’espulsione/estrazione dell’embrione, entro 24 ore devi compilare (o far compilare ad un familiare) e firmare la domanda scritta per richiedere il trasporto al cimitero e la sepoltura del tuo bambino; tale domanda va compilata anche dal reparto di Ginecologia e dalla Direzione Sanitaria. Per quanto riguarda il testo della domanda scritta, ci sono due casi:

  • solitamente si tratta di un modulo prestampato utilizzato dagli ospedali e, spesso, è lo stesso usato per i bambini di età gestazionale superiore alle 20 settimane. Il modulo comprende 3 parti da compilare e firmare: una a carico della madre o di un altro parente, una seconda a carico del ginecologo/caposala che ha eseguito l’estrazione o verificato l’espulsione del prodotto abortivo, una terza a carico della direzione sanitaria ospedaliera e/o della direzione dell’ausl. E’ consigliabile chiedere sempre una copia del documento compilato e firmato da tutti i soggetti richiesti.
  • Nel caso in cui l’ospedale non abbia già previsto un modulo apposito, la domanda di trasporto e sepoltura può essere compilata come indicato di seguito in corsivo e va redatta in carta semplice e in triplice copia: una da consegnare alla CapoSala del reparto, una per la Direzione Sanitaria e una terza che il richiedente deve tenere e che, controfirmata dagli altri soggetti, può servire da ricevuta. Alla Direzione Sanitaria dell’A.S.L. n:… La sottoscritta… …………………………………….. (nome e cognome del richiedente), domiciliata a ……………. in via ……………………. ……………………………………..(indirizzo)chiede che il suo bambino, al quale desiderava dare il nome di …………………………, venga sepolto individualmente secondo le disposizioni di Legge (DPR n. 285 del 10.9.1990, art. 7, commi 3 e 4). (data e firma) Allegato: n.1 certificato medico. per ricevuta in Reparto: …………. (data e firma)per ricevuta in Direzione Sanitaria: ……………(data e firma)

I medici di Anatomia Patologica Una volta avvenuta l’espulsione/estrazione dell’embrione, il personale medico consegna il prodotto abortivo, assieme al resto del materiale organico, al reparto di Anatomia Patologica, affinchè venga eseguito l’esame istologico, che è obbligatorio. Gli anatomo patologi dovrebbero essere informati, dal reparto di Ginecologia o dalla Direzione Sanitaria, dell’intenzione di seppellire il tuo bambino, affinchè oltre ad individuare l’embrione, lo trattino in modo da poter essere conservato per la sepoltura, dopo l’esame istologico. Se hai dei dubbi circa il fatto che gli anatomo patologi vengano informati della tua scelta, ti suggeriamo di chiedere chiarimenti alla CapoSala del reparto di Ginecologia presso cui sei stata indirizzata; in alternativa puoi provare a contattare (o a far contattare da un parente) il reparto di Anatomia Patologica per parlare con i medici che analizzeranno il materiale organico espulso/estratto.

La Camera Mortuaria Una volta eseguito l’esame istologico (ci possono volere diversi giorni prima di avere i risultati), il prodotto abortivo (il tuo bambino!) individuato dagli anatomo patologi viene consegnato alla Camera Mortuaria. Ti suggeriamo di prendere contatti con la Camera Mortuaria per chiedere se saranno loro ad informarti del giorno in cui riceveranno il corpicino del tuo bimbo o se invece devi essere tu a contattarli. In attesa che il tuo bimbo venga portato in Camera Mortuaria, ti suggeriamo di prendere contatti con il cimitero del Comune in cui risiedi, per verificare la possibilità di sepoltura di feti ed embrioni, come previsto dall’art.50 del D.p.r 285/’90 (scarica la legge valla pagina Documenti). Se invece opti per la cremazione (alternativa alla sepotura) il tuo bimbo arriverà comunque in Camera Mortuaria, ma probabilmente non lo potrai “salutare”. A questo proposito leggi attentamente il punto seguente.

La scelta delle Pompe Funebri, del trasporto comune o della cremazione Dal momento in cui il tuo bambino si trova in Camera Mortuaria, si può procedere al trasporto al cimitero e alla sepoltura. A questo proposito in molte città, tra cui Bologna (di cui abbiamo esperienza diretta), puoi scegliere se rivolgerti a una ditta di Pompe Funebri per la sepoltura individuale, al trasporto comune ma sepoltura individuale (cosa non più possibile al Sant’Orsola di Bologna), oppure alla cremazione comune di più embrioni/feti:

  • nel primo caso la ditta di Pompe Funebri si occuperà di tutti gli aspetti del funerale e il trasporto al cimitero verrà fatto con il carro funebre, nell’arco di pochi giorni, e secondo le modalità e le tariffe che concorderai con la ditta stessa;
  • in alternativa, puoi optare per il “trasporto comune”: questa seconda opzione prevede che la cassettina in cui verrà deposto il tuo bimbo sia una semplice urna in legno, che verrà trasportata al cimitero assieme alle cassettine di altri feti, in un giorno stabilito dall’ente che ha in gestione i servizi cimiteriali del tuo Comune. Il trasporto avviene periodicamente, di conseguenza può capitare di dover aspettare diverse settimane prima di seppellire il proprio bimbo (che, in attesa della sepoltura, viene tenuto presso la Camera Mortuaria). Il trasporto comune avviene con un furgoncino, quindi senza carro funebre. Per conoscere la data del trasporto (che solitamente viene concordata solo pochi giorni prima) è consigliabile contattare l’ente che ha in gestione i servizi cimiteriali del proprio Comune o la Camera Mortuaria. Il trasporto comune è, solitamente, gratuito; una volta che le cassettine contenenti i feti arrivano al cimitero, ciascuna di esse viene seppellita in una piccola fossa individuale (esattamente come per il funerale a pagamento), contraddistinta da un numero. I genitori che non desiderano essere presenti al momento della sepoltura possono comunque chiedere, ai servizi cimiteriali, il numero della fossa in cui è seppellito il proprio bimbo, che presso gli uffici del cimitero sarà registrato con la dicitura “prodotto abortivo di…” e il nome della madre. Poichè non siamo certi che il trasporto comune sia previsto in tutti i Comuni, nè che venga svolto gratuitamente da tutti i servizi cimiteriali, ti suggeriamo di chiedere informazioni all’ente che gestisce il cimitero del Comune in cui risiedi. Noi, nel 2011, optammo per il trasporto comune e tanto il personale della Camera Mortuaria del Sant’Orsola di Bolognaquanto quello di Hera trattò noi e il nostro bimbo con una delicatezza infinita, che ci fu di grande conforto e di cui gli saremo sempre grati. A BOLOGNA DAL 2013 NON E’ PIU’ PREVISTO IL TRASPORTO COMUNE al cimitero, almeno per quello che riguarda gli embrioni/feti morti all’ospedale Sant’Orsola, ma le alternative che vengono proposte sono le pompe funebri (pagate dalla famiglia) o la cremazione comune (vedi punto successivo);
  • Dal 2013 al Sant’Orsola di Bologna (e forse anche in altri ospedali e in altre città, non sappiamo), nel modulo di richiesta di sepoltura fornito dall’ospedale si possono crocettare le seguenti opzioni, mutualmente esclusive: o si opta per le Pompe Funebri (vedi caso indicato nelle righe sopra) o si autorizza l’ospedale a provvedere secondo le procedure interne, ovvero la cremazione; a questo proposito nel modulo non si aggiunge altro ma ci teniamo ad informare i genitori che la cremazione avviene per più bimbi tutti assieme (così ci ha detto la ditta che se ne occupa e che è stata incaricata dall’ospedale), di conseguenza i genitori, una volta fatto cremare l’embrione o il feto, non potranno avere le ceneri del proprio bimbo ma solo sapere che sono in un luogo del cimitero, assieme a quelle di altri bambini (e sul fatto che si venga a sapere in quale luogo del cimitero sono le ceneri ho dei dubbi, per cui è meglio accertarsene prima di dare l’autorizzazione); inoltre è bene sapere che ciò che rimane dopo la cremazione sono i resti ossei, ma un embrione non ha ancora ossa, di conseguenza dopo la cremazione non restano ceneri di embrioni, e anche questa è una cosa che la gente spesso non sa.

Il saluto in Camera Mortuaria Indipendentemente dal fatto che tu scelga di rivolgerti alle Pompe Funebri o di optare per il trasporto comune, puoi chiedere alla Camera Mortuaria che la cassettina con il tuo bimbo venga posta in una stanza, come si fa solitamente per le persone decedute, affinchè tu e i tuoi cari possiate stare qualche minuto in sua presenza prima della sepoltura. In questo caso puoi scegliere di far mettere qualche fiore vicino alla cassettina del tuo bimbo, se desideri rendere più accogliente la stanza della Camera Mortuaria. Se appartieni a qualche credo religioso, puoi dire una preghiera o chiedere che il sacerdote della tua confessione sia presente per una benedizione. Se opti per la cremazione comune, da quello che sappiamo, non avrai la possibiltià di saputare il tuo bimbo in Camera Mortuaria.

La sepoltura Come già scritto, se hai optato per la sepoltura individuale usando il trasporto comune (nelle città ove è consentito) o, in alternativa, le Pompe Funebri, non è obbligatorio essere presenti nel momento della sepoltura: gli addetti ai servizi cimiteriali seppelliranno ugualmente il tuo bambino e, se non te la senti di assistere a questo momento, potrai comunque andare al cimitero per salutare il tuo bimbo tutte le volte che vorrai. Il momento della sepoltura, per quanto intenso e doloroso, può aiutarti nel percorso di elaborazione del lutto perchè ti permette di accompagnare il tuo bambino e di salutarlo con un rito – la sepoltura, appunto – denso di significati e di emozioni. Se decidi di essere presente, puoi mettere nella sua fossa o nel loculo un bigliettino o un oggetto simbolico a te caro: sarà un piccolo ma importante modo per essere accanto al tuo bambino anche a sepoltura avvenuta e ti aiuterà ad affrontare il lutto, soprattutto nei primi mesi seguenti alla morte.

Sulla sua tomba Sulla fossa o sul loculo che accoglierà il corpo del tuo bambino i servizi cimiteriali apporranno un numero di riconoscimento. Potrai scegliere se lasciare solo questo numero o se aggiungere una piccola lapide con un testo, una girandola, o qualunque altra cosa con la quale desideri “abbellire” il luogo in cui è deposto il tuo bimbo.