Spiritualità

Sono un’eremita spirituale: compio in solitaria la ricerca del divino e del sacro.

“Nuvole in Fiore” è il nome che ho dato alla mia spiritualità, perché ne rappresenta bene il carattere panenteista: le nuvole “fioriscono” continuamente, assumono cioè tante forme diverse, ma la loro sostanza resta sempre la stessa, proprio come io credo accada a proposito del Divino: Egli è immanente nell’universo e al contempo trascende il creato e le creature stesse, che ne sono una manifestazione ed espressione.

Per gran parte della vita sono stata cattolica fino a che, progressivamente, ho smesso di riconoscere e ritenere credibili i dogmi e molti principi su cui si fonda la religione e la vita stessa di Santa Romana Chiesa; ho quindi deciso di mettere in discussione la mia spiritualità e di rifondarla, non basandosi su qualche religione o dogma stabilito da altri, ma a partire dalla mia esperienza spirituale diretta e dall’osservazione quotidiana della realtà, la cui concretezza e materialità spesso è simbolo e metafora di concetti spirituali molto profondi.

I principali punti della mia spiritualità

  • Credo in una divinità unica, eterna e universale, che si può chiamare Grande Spirito, piuttosto che Dea Madre, Anima Mundi, Dio, Santa Compassione, Energia Primaria o in altri modi.
    Tale divinità è una immensa ed eterna fonte di amore e di vita, da cui ha origine ogni creatura e tutto il creato, e ad essa ogni creatura torna al termine della sua esistenza.
  • La mia spiritualità è panenteista; il panenteismo è la posizione teologica che sostiene che Dio sia immanente nell’universo, ma che allo stesso tempo lo trascenda; tale posizione si distingue dal panteismo, che sostiene che Dio coincida invece con l’universo materiale. Nel panenteismo Dio è visto come il creatore e/o la forza animatrice dell’universo, che pervade il cosmo e di cui tutte le cose sono costituite.
  • Ogni creatura umana, animale, vegetale e minerale, come ogni elemento naturale, ha un’anima immortale, che continua ad esistere anche dopo la morte fisica della creatura che abita
  • Ogni creatura, ogni elemento del creato e ogni anima è sacro
  • Ogni elemento del creato è custode insostituibile di una scintilla divina, donatagli da Dio alla nascita. Tale scintilla divina è unica, irripetibile e necessaria: può essere espressa al meglio solo dalla creatura a cui è stata donata, ed è necessaria non solo alla piena realizzazione della creatura che la custodisce, ma anche al benessere, all’armonia, all’equilibrio e alla pace di tutto il creato.
    A quanto ne sappiamo, gli animali, le piante, i minerali, gli elementi naturali non possono fare a meno di essere se stessi ed esprimere quindi sempre e pianamente la propria essenza, o scintilla divina; al contrario, spesso gli umani esprimono poco e male la scintilla divina di cui sono custodi, talvolta perchè vivono condizioni di grave ingiustizia e non riescono quindi ad esprimersi, loro malgrado, più spesso perchè scelgono di dedicare la propria vita ad obiettivi che li allontanano dalla loro essenza, come il raggiungimento fine a se stesso del potere, della ricchezza, del successo, dell’approvazione altrui, etc.
  • Alla morte, il corpo non finisce di esistere ma, partecipando al grande ed eterno ciclo della vita, si trasforma in altro, come accade ad esempio ad una foglia che si secca, muore, cade dall’albero, marcisce e così facendo fertilizza il terreno e partecipa, con una nuova forma, al ciclo vitale.
  • Esiste una forma di comunicazione tra tutte le anime, al di là della specie a cui appartengono e del fatto di essere ancora vive o essere già morte, e aver quindi acquisito una nuova forma corporea. Tale comunicazione può divenire, in alcuni casi, richiesta di intercessione… una sorta di preghiera a cui l’Energia o la Divinità universale risponde in forma di provvidenza
  • Ricapitolando, il profondo legame di interdipendenza e interconnessione tra tutte le creature, si sviluppa su tre livelli:
    – fisico: la morte di una creatura è il passaggio in cui quest’ultima rientra nell’eterno ciclo di vita, acquisendo una forma nuova rispetto alla precedente, a beneficio di tutto il creato;
    – “vocazionale”: l’espressione e la realizzazione della propria scintilla divina è per il bene non solo personale, ma di tutte le creature;
    – spirituale: le anime di tutte le creature (umani, animali, vegetali, minerali, elementi naturali) sono immortali e possono aiutarsi reciprocamente attraverso preghiere di intercessione rivolte a Dio, simili a richieste energetiche che ricevono risposta dalla divinità, la quale può essere paragonata ad un’immensa ed inesauribile fonte di amore, di energia buona e vitale
  • La preghiera che un’anima può esprimere non è solo quella di richiesta diretta alla divinità, o di intercessione, ma anche di ringraziamento e di lode, e si può esprimere in un’infinità di modi: attraverso la parola, la danza, la creatività. Un’anima può realizzare ed esprimere a tal punto la scintilla divina di cui è portatrice, da trasformare la propria vita in una preghiera permanente.
  • La mia spiritualità è contraria allo specismo e alla supremazia umana che sottomette le atre specie: tutte le creature sono alla pari, nel grande cerchio della vita
  • Ogni creatura – ed ogni parte che la compone –  ricapitola in sé gli aspetti salienti della spiritualità e del ciclo eterno della vita, ovvero la nascita, l’evoluzione, l’interconnessione, l’espressione di sé, la morte, la trasformazione… le cellule di uno stesso corpo, come gli alberi di una medesima foresta “parlano” di nascita, interscambio, vita, energia che scorre, morte, decomposizione, rinascita, in un ciclo che non finisce mai.
  • L’equilibrio del creato si regge su un generoso interscambio, dove la morte di una creatura è vita, perchè si traduce in sostentamento per un’altra; tale equilibrio è fortemente compromesso dall’uomo, che nel corso dei secoli ha perso sempre più il legame con la natura, riducendola ad oggetto da sfruttare il più possibile, visione malata e distorta da cui discendono gli allevamenti intensivi, lo sfruttamento dei terreni, i disboscamenti e tante altre gravi iniziative umane.
    Non è possibile compiere un cammino spirituale ignorando la sofferenza di tante creature sottomesse all’uomo; dalla spiritualità qui presentata discendono scelte etiche e non violente, rispettose della vita, della libertà, della dignità e del benessere di tutte le creature, in armonia con il creato.
  • La spiritualità qui presentata implica il passare dalla percezione divisiva “Io e Altro” , dove ciascuno e’ separato dal resto del mondo e dalle altre creature, a quella sintetizzabile con “Io e’ Altro”, che contempla l’unione profonda con tutto il creato, visione non divisiva e armonica.
    In quest’ottica è inevitabile amare e prendersi cura dell’altro, sia esso uomo, animale, pianta, ambiente naturale.
    Questo concetto è’ affermato molto bene da V.Marchi nel testo “La grande equazione”, dove l’incapacità umana di percepirsi parte di un Tutto, anziché separata dal tutto, e’ considerata una malattia diffusa e normalizzata, causa di conflitti e prevaricazioni di ogni tipo, verso l’altro da se’.
    Se io non sono albero, se l’albero non è profondamente mio fratello, posso arrivare a vederlo come oggetto e addirittura a distruggerlo per farne ciò che mi pare; se l’animale non fa parte del Tutto di cui faccio parte anch’io, ma è altro da me, così altro da confonderlo con un oggetto in mia funzione anziché come un ‘essere che vale in sé, allora lo sfrutterò, lo imprigionerò in condizione di schiavitu’, come negli allevamenti intensivi; se esistono russi, ucraini, siriani, americani, italiani e non, semplicemente, uomini tra loro fratelli, allora combatterò gli altri popoli con guerre economiche, di informazione o addirittura armate, e cercherò di sottometterli per affermare il mio sistema di valori, per avere potere o conquistare le loro risorse.
    Le religioni non sono esenti da questo discorso e sono spesso colpevoli di una visione divisiva e prevaricante dell’esistenza, in nome di un dio di parte.
    Io sono Altro e l’Altro è me, e questo concetto, preso seriamente, trasforma la vita e ogni scelta quotidiana.

Sul Canale YouTube Nuvole in Fiore, pubblico brevi video, in cui parlo della mia ricerca spirituale che, come tutte le ricerche, è in divenire e mai data una volta per tutte.
Puoi guardare i singoli video cliccando i link seguenti:
In ricerca spirituale
La natura, maestra di spiritualita’
Morte e vita eterna
L’esistenza di Dio
L’anima e la sua immortalità
La scintilla divina
La necessità di coltivare la scintilla divina per il bene proprio e altrui
La preghiera
Gesù e i grandi maestri spirituali
Spiritualità e scelte alimentari
La comunione tra le anime del creato
I tre livelli di interconnessione tra le creature
La preghiera parcellizzata e la preghiera vissuta in modo totale
Il vero peccato: non esprimere la scintilla divina

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