Chi sono

Mi chiamo Elisa, anzi, Elisa Nuvola Rosa, e sono bolognese, classe 1974.
FORMAZIONE E LAVORO
Coltivo da sempre un grande amore per il binomio creatività-evoluzione personale, binomio che ha condizionato il mio percorso di studio e, successivamente, le mie scelte professionali: sono laureata in Scienze dell’Educazione e diplomata all’Accademia di Belle Arti.
Per anni ho lavorato come formatrice e pedagogista, insegnando anche all’università, fino a quando ho scelto di aprire un atelier di artigianato artistico: un luogo dedicato ai talenti e alla creatività, dove conduco corsi di sartoria, mosaico e tecnica orafa, e promuovo percorsi di crescita interiore.

LA MIA STRANA FAMIGLIA
Sono sposata e ho quattro figli, due “saliti in cielo” durante la gravidanza, e due adottati.
Quando abbiamo perso i nostri figli biologici è stato un dolore immenso, che tante coppie sperimentano, ma abbiamo deciso di agire quel minimo di scelte che era in nostro potere compiere: anziché lasciare che finissero tra i rifiuti ospedalieri abbiamo deciso di avvalerci della legge (semisconosciuta!) che tutela la sepoltura di feti ed embrioni: abbiamo dovuto lottare con il personale sanitario, per vedere riconosciuto questo nostro dritto, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo riusciti a seppellire i nostri piccoli, riconoscendo loro la dignità di esseri umani e consentendo a noi stessi di avere un luogo fisico dove ricordarli.
La sepoltura dei nostri figli biologici ci ha consentito di elaborare quello che a tutti gli effetti è un lutto, purtroppo di rado riconosciuto come tale; da questa esperienza è nato il progetto Bimbi Mai Nati , per sostenere coloro che vivono un lutto durante la gravidanza.

Dopo la morte dei nostri piccoli abbiamo scelto di aprirci all’adozione: ci sono voluti anni di corsi, formazione, colloqui con psicologi, assistenti sociali, tribunali dei minorenni prima di poter adottare i nostri figli , ma questo lungo percorso è servito a passare progressivamente dall’idea di un figlio naturale a quella di uno adottato, dal desiderio di diventare genitori alla capacità di accogliere non solo i nostri figli adottivi, ma anche la loro storia.
Essere genitori adottivi è un’esperienza straordinaria, a tratti molto impegnativa… significa essere genitori come tutti gli altri, ma in più avere un albero genealogico che sfora la terza dimensione!
… significa restare aperti e disponibili a tornare tante e tante volte, in modi sempre diversi, sui vissuti che i figli hanno sperimentato prima dell’adozione, e con cui è necessario fare i conti a più riprese, per tutta la vita.
Adottare non vuol dire prendere un figlio nato da altri perchè tu non puoi averne, ma non vuol dire nemmeno essere persone speciali che salvano poveri bambini sofferenti: significa invece essere disponibili ad amare come figlio un bambino la cui vita non parte da zero, come avviene normalmente, ma la cui esistenza è già colma di vissuti per lo più dolorosi, che dovrai maneggiare con cura affinché quella sofferenza si trasformi poco alla volta in qualcosa di elaborabile e di integrabile con la storia personale.

Adottare significa sapere che le radici non si recidono con il timbro del tribunale che dichiara un bambino adottabile, il che implica prepararsi al fatto che probabilmente tuo figlio, prima o poi, vorrà tornare sulle tracce del proprio passato, ritrovare familiari biologici, chiedere loro spiegazioni, e tu dovrai essere pronto a sostenerlo senza tarpargli le ali, ma anche proteggendolo dal rischio di nuove ferite.
ETICA E SPIRITUALITA’
La mia filosofia di vita è antispecista, ovvero non ritengo che l’essere umano sia superiore alle altre specie; il mio approccio è abolizionista, credo cioè che se un essere vivente è senziente vi sia l’obbligo morale di non trattarlo come un oggetto a disposizione dell’essere umano.
Ho una concezione panpsichista del mondo, per cui credo che tutte le creature e gli elementi del creato abbiano un’anima, e che il cosmo sia animato da un’universale Anima del Mondo, concezione che, da Platone in poi, è stata considerata, a più riprese, nel corso dei secoli. Credo che dopo la morte l’anima di ogni creatura continui a vivere e ritorni all’Anima Mundi da cui origina.

La spiritualità in cui mi riconosco è panenteista; il panenteismo è la posizione teologica che sostiene che tutto è in Dio, ovvero che Dio sia immanente nell’universo, ma che allo stesso tempo lo trascenda. Nel panenteismo Dio è visto come il creatore e/o la forza animatrice dell’universo, che pervade il cosmo e di cui tutte le cose sono costituite.
La spiritualità è l’elemento centrale della mia vita, orienta le mie scelte e mi dona ossigeno vitale; ogni giorno mi ritaglio spazi di contemplazione, meditazione e preghiera, spesso in mezzo alla natura, a volte portandomi dietro il mio Eremo del Vento.
Puoi leggere la mia spiritualità alla pagina dedicata.
NOMEN OMEN

Credo nel potere trasformativo delle parole ed, in particolare, dei nomi; di certo non sono l’unica a credervi se, ad esempio, quando le suore professano i voti perpetui, scelgono un nuovo nome, per definire il cambio radicale della loro vita.
Come le nuvole, io muto abbastanza rapidamente, e un secondo nome per tutte la vita non fa al caso mio, ma per questo periodo della mia esistenza io sono Nuvola Rosa… Elisa Nuvola Rosa… le nuvole portano acqua, cioè vita, proteggono dal sole, cambiano continuamente forma, e le nuvole rosa sono splendide all’alba e al tramonto, un vero riflesso della grazia divina, per cui…si, ho deciso che Nuvola Rosa è il nome che, in questo momento della mia esistenza, rappresenta il mio cammino spirituale ed interiore!
COSA MI PIACE
Amo stare in mezzo alla natura, mi piace viaggiare ma non amo gli hotel, i villaggi turistici e le vacanze organizzate: ho viaggiato in Norvegia (la mia seconda casa!), Alaska, Canada, Germania, Ungheria, Bulgaria, Romania, Russia, Grecia, Spagna, Germania, Francia… il mio cuore batte sempre per i paesaggi nordici e la sperduta Lapponia!
Io la mia famiglia viaggiamo su un furgoncino camperizzato molto, molto, ma molto spartano, e con quello andiamo all’avventura, facendo esperienze straordinarie!

